Museo dell’Auto di Torino: celebrati i 10 anni dalla riapertura

Museo dell’Auto di Torino: celebrati i 10 anni dalla riapertura

 

Un paio di settimane fa, con un evento LIVE su Facebook, il Museo dell’Automobile di Torino ha celebrato i 10 anni dalla sua riapertura.

Una riapertura che ne ha anche segnato il successo e la definitiva consacrazione, tanto che il New York Times lo ha definito uno dei 50 musei più belli ed importanti del mondo, da visitare almeno una volta nella vita, alla stessa stregua del Moma, del Louvre o degli Uffizi.

10 anni sugli scudi

Sono stati 10 anni intensi, che hanno richiamato al Mauto, questo il nuovo nome della struttura, oltre due milioni di persone da tutto il mondo.

Le gallerie permanenti e le esposizioni estemporanee hanno colto nel segno: merito del profondo restyling che fu completato nel 2011, grazie alla ristrutturazione curata dall’architetto Cino Zucchi e alla riprogrammazione dei percorsi interni, rivisti da François Confino.

E proprio Confino ha spiegato la ratio dietro il restyling: «Vedevo gli altri musei dell’auto come raccolte di corpi morti, immobili. Ho cercato di dare vita e mobilità, anche teatrale, un po’osé, se si vuole, per continuare col sogno».

Zucchi ha lavorato molto per neutralizzare il cosiddetto “effetto garage”, presente in altri musei simili, per creare alla fine un unicum a livello mondiale, non solo europeo.

Il Mauto è un museo divertente, che richiede l’interazione con il visitatore, che fa uso di tecnologie in un modo non fine a se stesso.

Interessanti le parole di Carlo Zunino, presidente all’epoca, che ha dichiarato di avere ereditato “una bella addormentata”, un museo ossia con grandissime potenzialità, allora in gran parte inespresse.

 

Tante novità anche dal 2011 in poi

La ristrutturazione e l’evoluzione non si è fermata con la riapertura del 2011: sono state infatti aggiunte nuove sale virtuali dedicate al fondatore Carlo Biscaretti di Ruffia, è stato totalmente rivisto lo spazio destinato alle temporanee, che (Covid permettendo) ospiterà una mostra sui 90+1 di Pininfarina, su Michelotti e le corse in salita e sull’eclettico designer Pio Manzù.

 

Futuro

Il Mauto è attualmente chiuso per le restrizioni imposte dall’emergenza pandemica, ma può tranquillamente contenere fino a 600 persone in contemporanea nel rispetto del distanziamento sociale.

L’ultimo anno è stato difficile, nel frattempo il management ha studiato e sta studiando modalità digitali e “phygital” per la visita virtuale al Museo.

A maggio il Museo parteciperà alla Mille Miglia, con l’auspicio che l’emergenza passi presto e si torni ad ammirare dal vivo le sue meraviglie…

Postato il 02 aprile

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