CARO BENZINA… E’ IL MOMENTO DI PASSARE ALL’IBRIDO

In questi ulti tempi il prezzo dei carburanti sta mettendo a dura prova le tasche degli italiani. Il governo in questi giorni sta cercando di mettere a punto un correttivo per cercare di venire incontro a questa situazione dovuta principalmente alla crisi bellica in Ucraina.

Quindi è giunto il momento di comprare un ibrido. Un veicolo ibrido, più propriamente veicolo a propulsione ibrida, è un veicolo dotato di un sistema di propulsione a due o più componenti, ad esempio motore elettrico con motore termico, che lavorano in sinergia fra di loro. I veicoli in cui coesistano due o più forme di accumulo di energia, al fine della generazione di energia meccanica, sono detti veicoli ibridi.

I veicoli ibridi non devono essere confusi con quelli bimodali, che sono veicoli che possono funzionare con energia fornita dall’esterno oppure con un accumulatore a bordo, come ad esempio i filobus con batterie.

I veicoli termici policarburante (benzina/gpl, benzina/metano, gasolio/kerosene, benzina/idrogeno) vengono talvolta distinti dagli altri tipi di veicoli ibridi per essere chiamati bi-fuel.

Il maggior vantaggio dei veicoli ibridi è l’eliminazione dei difetti insiti nella necessità di partenza da fermo, che nei veicoli convenzionali a motore solo endotermico viene attuata mediante frizione e prima marcia. Infatti la partenza da fermo è sottoposta alle leggi fisiche dell’inerzia che richiede una coppia anche a velocità quasi nulle, mentre il motore termico ciclico ha bisogno di un regime di velocità minimo per fornire una coppia non nulla. Invece il motore a vapore e quello elettrico non presentano particolari problemi nella partenza da fermo, a differenza dei motori endotermici, che presentano tale criticità

Questa tecnologia, è molto simile a quella utilizzata nelle locomotive Diesel-elettriche. In questa tipologia il motore termico non è collegato alle ruote, esso ha il compito di generare la corrente per alimentare il motore elettrico che la trasforma in moto, mentre l’energia superflua viene utilizzata per ricaricare le batterie. Nei momenti in cui viene richiesta una grande quantità di energia, essa viene attinta sia dal motore termico sia dalle batterie. Poiché i motori elettrici sono in grado di operare su una vasta gamma di regimi di rotazione, questa struttura permette di rimuovere o ridurre la necessità di una trasmissione complessa. Per questo motivo permetterebbe l’uso di più efficienti motori a turbina anziché alternativi, difatti l’efficienza dei motori a combustione interna alternativi cambia al variare del numero di giri, nei sistemi ibrido serie i giri del motore termico vengono impostati per ottenere sempre la massima efficienza non dovendo subire né accelerazioni né decelerazioni; tale proprietà verrebbe sfruttata con ancor maggiore efficienza dal motore a turbina. Data questa condizione e per compensare l’ulteriore trasformazione energetica, si può usare un motore termico (generatore) che abbia una fascia di sfruttamento/funzionamento molto stretta rispetto ai regimi totali e che per questo abbia un rendimento più elevato dei motori termici classici, per lo meno in quella fascia di regimi, quindi idealmente un motore a turbina.

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Postato il 15 marzo

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